
Pietro Leopoldo e le riforme in Toscana
Si è concluso il progetto di ricerca e divulgazione storica
Si è concluso il progetto culturale promosso da FD, in collaborazione con l’Associazione Amici di “Ricerche Storiche”, dedicato alla figura di Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena e al profondo processo di riforme che caratterizzò la Toscana nella seconda metà del Settecento.
L’iniziativa, sostenuta nell’ambito di un bando della Regione Toscana, ha unito ricerca storica e attività divulgativa, con l’obiettivo di avvicinare un pubblico ampio a una fase cruciale della storia regionale.
Il progetto ha preso avvio da un’approfondita ricerca storica sul periodo del granducato di Pietro Leopoldo (1765-1790), che ha consentito di ricostruire il contesto politico, economico e sociale delle riforme leopoldine, ispirate ai principi dell’Illuminismo europeo e fondate sul metodo del “conoscere per governare”. Interventi come la liberalizzazione del commercio, la riforma della legislazione criminale, il superamento del sistema corporativo, le politiche territoriali e amministrative hanno segnato una svolta profonda nello sviluppo dello Stato toscano, contribuendo alla costruzione del duraturo “mito leopoldino”.
La fase divulgativa del progetto si è concretizzata in un ciclo di conferenze affidate a studiosi di riconosciuto prestigio delle università e delle istituzioni accademiche italiane. Gli incontri hanno affrontato, da diverse prospettive, i principali ambiti dell’azione riformatrice di Pietro Leopoldo: dal governo del territorio all’agricoltura, dall’istruzione alle riforme delle comunità locali. A seguire sul sito dell’Associazione sono stati pubblicati i relativi podcast di ogni singola conferenza svolta.
Gli incontri si sono svolti presso Castel di Poggio, nel comune di Fiesole, luogo di alto valore storico e culturale, scelto come sede unica per favorire continuità e riconoscibilità dell’iniziativa. Il Castello, di origine medievale e oggi impegnato in un percorso di rilancio come spazio per eventi culturali, ha rappresentato un contesto particolarmente coerente con i temi trattati.
L’iniziativa ha goduto del patrocinio del Comune di Fiesole, città candidata al titolo di Capitale italiana della cultura 2028, e ha visto la partecipazione degli amministratori comunali, che hanno portato il saluto dell’Amministrazione in rappresentanza della Sindaca Cristina Scaletti.
Il progetto ha contribuito a valorizzare un momento fondativo della storia toscana, offrendo spunti di riflessione sulle radici culturali e istituzionali che ancora oggi possono orientare il dibattito pubblico.
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14 dicembre 2025
