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Il teatro come Animazione: un teatro-percorso

Il lavoro di Alfredo Puccianti a Fiesole

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Fiesole Democratica, che si dedica allo studio e alla ricostruzione della storia culturale, politica e sociale del territorio, ha presentato un progetto (ammesso al finanziamento) a valere sul bando del Comune per rendere alla città l’occasione di ripercorrere, rileggere e rivivere le pagine della storia che il lavoro dell’Amministrazione e di Alfredo Puccianti ha scritto con i ragazzi e le ragazze di Fiesole in venticinque anni di attività. E, possibilmente, rilanciare in forme nuove e appropriate il lavoro di animazione teatrale, nelle scuole e nel territorio.

A cinquant’anni anni di distanza dall’avvio del lavoro di animazione teatrale, FD ha l’ambizione di riunire chi in quegli anni ha vissuto e accompagnato il lavoro e chi è stato in grado di far vivere insegnamenti e raccogliere l’eredità di Alfredo sul territorio, attraverso un’attività di animazione, ma anche nell’insegnamento, nelle attività culturali e associative.

Ricordare un’esperienza, non soltanto per il piacere di rivivere alcuni dei momenti più forti e belli della storia fiesolana, ma soprattutto per capire e riflettere sull’eredità che questa esperienza ha lasciato, sulle direzioni di marcia che hanno preso le scelte successive e per recuperare il più possibile le testimonianze e le tracce di un’identità del territorio, creatasi negli anni grazie al radicamento delle attività ideate da Alfredo Puccianti e rese possibili grazie alla condivisione e al sostegno concreto tramite le risorse (supporto economico e risorse umane) dell’Amministrazione e dell’insieme del territorio.

 

Animazione e scuola

L’obiettivo principale è indagare le fasi che vanno dalla nascita dei doposcuola fino alla creazione dei Centri di Attività Teatrale, per arrivare alla realizzazione dei Centri Giovani. Il progetto intende ricostruire, grazie a un’indagine di archivio, ma soprattutto attraverso le testimonianze, la raccolta di materiali cosiddetti “grigi” e le pubblicazioni che negli anni si sono conservate e prodotte, il filo rosso della presenza di Alfredo Puccianti a Fiesole: le prime esperienze sul territorio e lo spazio che l’Amministrazione Comunale ha voluto e saputo dare a un’esperienza didattica e di animazione unica in Italia.

Prima tappa sarà quindi riunire i “testimoni privilegiati” a vario titolo coinvolti in questo percorso: le associazioni, le persone, le insegnanti e le realtà (dai Circoli Arci del territorio, all’Università di Lettere e Filosofia di Firenze, dalle scuole fiesolane al Comune di Serra San Quirico). Tutti coloro che nel corso del tempo hanno risposto alle sollecitazioni di un dipendente comunale dalla forte personalità che, forte del sostegno della sua Amministrazione, sapeva mettere insieme ragazzi e ragazze di frazioni diverse del territorio, mobilitare e coinvolgere le risorse del comune, in termini di mezzi e persone (autisti, operai del comune, cuoche e insegnanti delle mense comunali, operatori di associazioni, famiglie) e mettere in scena centinaia di donne e uomini di tutte le età, in luoghi come palestre, piazze, teatrini improvvisati, biblioteche e spazi pubblici.

Per ricostruire l’origine dell’esperienza dei Centri di Attività Teatrale del Comune di Fiesole, non si può non passare da una riflessione sull’esperienza dei doposcuola. Nella pubblicazione edita dal Comune nel 2002, dedicata alla raccolta degli scritti e dei copioni della quasi totalità degli spettacoli, viene ricostruita la crescita di una convinzione profonda sul ruolo che gli interventi sul territorio ricoprono nella formazione di una cittadinanza vera. La possibilità di aprire “momenti di aggregazione e socializzazione ben raccordati agli interventi che vengono mantenuti nelle scuole”, che si propongono come progetto complessivo e possibilità di prevenzione per le giovani generazioni, rappresenta, a quel tempo a Fiesole, una piccola rivoluzione del sistema educativo.

All’epoca si è svolta una riflessione sulla proposta scolastica complessiva:

 

  1. offrire collaborazioni tecniche e stimoli didattico-pedagogici sulla base di esigenze derivanti dai programmi degli insegnanti;

  2. arricchire i complessi didattici (bilancio permettendo) di strumenti sulla base di progetti di lavoro;

  3. riformulare il servizio trasporti perché sia esso stesso uno strumento scolastico;

  4. sfruttare in maniera più razionale le istituzioni e le risorse culturali del territorio fiesolano;

  5. mantenere uno stretto rapporto fra attività scolastiche ed extrascolastiche (centri di attività teatro/musica, mostre, cinema, ecc.), nell’ottica di un progetto educativo complessivo”.

 

Si tratta quindi di un progetto davvero ambizioso, che l’intero ente locale sostiene e incoraggia insieme alle insegnanti che lo condividono e decidono quindi di aderire: è così che centinaia di bambini hanno la possibilità di conoscere la storia, la musica, il cinema, la letteratura, grazie a uno scambio che dal gruppo di teatro passa alle classi e alle attività nelle scuole. E, contestualmente di conoscere le migliori esperienze culturali del proprio territorio di riferimento.

Poi si arriva alla creazione di due Centri Giovani stabili, “istituzionalizzati” si potrebbe dire (dove Alfredo Puccianti ha saputo trasmettere competenze e responsabilità anche nel quadro di un contesto storico diverso e nuovo per chi, come lui, aveva conosciuto un rapporto diretto con il territorio e che si è trasformato nel tempo e nelle generazioni): questa progettualità ha continuato a guidare ogni intervento.

 

Il teatro come Animazione: un teatro-percorso, diverso dal Teatro con la T maiuscola

Una delle ambizioni e delle più forti affermazioni di Puccianti è sempre stata la rivendicazione di un’animazione teatrale lontana da un progetto di professionalizzazione o di creazione di un “mestiere”. Se di una scuola si è trattato nel caso dell’esperienza fiesolana, non si può certo parlare di scuola di Teatro, piuttosto di scuola di Animazione, in cui il teatro è sempre stato un mezzo, uno strumento. E questa esperienza è spesso stata vissuta come un’azione sociale nel senso di un intervento, lungo tutto un anno scolastico, che proponeva, dopo la scuola, un luogo dove conoscersi, confrontarsi, liberarsi ed esprimersi ognuno con le proprie caratteristiche e con l’obiettivo di creare insieme uno spettacolo che rappresentava una crescita comune.

 

Descrizione e obbiettivi del progetto

FD pensa che un lavoro di recupero di questa esperienza sia di grande rilevanza per la collettività: in gran parte delle famiglie fiesolane, infatti, si trova un manifesto o un gadget di uno dei tanti spettacoli teatrali; una buona parte della cittadinanza ha avuto figli o nipoti, oggi magari adulti, che hanno partecipato ai centri di attività; una gran parte delle famiglie ha un bambino o una bambina che hanno frequentato e frequentano ancora i campi solari o i corsi di teatro tuttora attivi sul territorio.

Parlare dell’esperienza di animazione teatrale è, quindi, un po’ come parlare dell’identità stessa di Fiesole.

La nascita dei Centri di Attività Teatrale rappresenta una delle pagine più significative della città e della sua rilevanza a livello nazionale, grazie all’istituzione del Premio Alfredo Puccianti che la Rassegna Nazionale Teatro Scuola Educazione di Serra San Quirico attribuisce ogni anno a un operatore di teatro educazione.

 

La proposta di Fiesole Democratica prevede un’articolazione che risponde all’esigenza di avviare quattro tappe principali:

 

  1. una fase di interviste e raccolta di materiali nelle famiglie e presso le associazioni, abbinata a una ricerca di documenti presenti negli archivi e presso l’Archivio Storico comunale, gli uffici dell’Amministrazione del comune, relativa al percorso professionale di Alfredo Puccianti a Fiesole; tale documentazione non potrà che essere depositata e ordinata presso l'Archivio storico comunale, che si è sempre distinto come il “centro di documentazione territoriale” e quindi, anche in questo caso, debba essere considerato il luogo che raccoglie quanto più materiale riguardante questa attività svolta, anche in considerazione del fatto che si tratta di una serie di azioni e progettualità realizzate nell’ambito delle attività istituzionali del Comune di Fiesole. Magari anche solo in formato digitale, restituendo l'originale a chi l'ha messo a disposizione;

 

  1. una ricerca sul percorso delle politiche didattiche e giovanili degli ultimi cinquant’anni anni a Fiesole: come si è arrivati dall’avvio negli anni settanta del lavoro, fino alla creazione dei Centri Giovani grazie al Progetto Giovani della Regione Toscana, alla fine degli anni ottanta, fino a oggi. Quali strumenti di progettazione siano stati alla base della creazione di luoghi dedicati all’aggregazione e come i cambiamenti avvenuti nel tempo abbiano determinato il profilo della città;

 

  1. la presentazione di questo lavoro di ricerca e raccolta in un evento anche a carattere convegnistico, che possa avere la forma di una piccola rassegna;

 

  1. per questa fase finale del progetto immaginiamo una settimana dedicata alle attività di animazione teatrale e ricordare la personalità di Alfredo Puccianti, in cui aprire la riflessione alla città attraverso:

 

  • un evento in cui presentare il lavoro di ricerca svolto e aprire una riflessione condivisa con gli attori del territorio sull’esperienza fiesolana, coinvolgendo le realtà di animazione teatrale presenti oggi e i professionisti che si sono formati alla sua scuola;

  • organizzare una mostra dei manifesti e delle immagini più rappresentative di quegli anni, provenienti dagli archivi comunali e dalle famiglie fiesolane;

  • ospitare laboratori di formazione all’animazione teatrale, con 2/4 incontri da svolgersi nella tarda primavera 2025;

  • realizzare e mettere in scena uno spettacolo dal titolo “Molière”, che nacque in occasione della morte di Alfredo Puccianti e venne rappresentato al Teatro Romano di Fiesole con la regia di Manu Lalli, con il coinvolgimento attivo in scena di figuranti che appartenevano alla cerchia di amici e colleghi di Alfredo e con le realtà ancora attive di animazione teatrale presenti sul territorio oggi. In questo senso va il partenariato offerto dall’Associazione Venti Lucenti, di cui Manu Lalli è la responsabile;

  • ripresentare la pubblicazione del testo curato dall'Amministrazione comunale nel 2002 (Il “Muma”Animazione come vita. Gioco e magia di un intervento di animazione teatrale nelle scuole e nel territorio di Fiesole dal 1974 al 2000, Comune di Fiesole, 2002) sul lavoro di Alfredo Puccianti.

 

Una parte determinante di questo progetto sarà sviluppata grazie alla “riunione” di tutte le realtà associative e culturali fiesolane (e non solo) che in qualche modo hanno incrociato e percorso la strada di Alfredo Puccianti: professionisti che lavorano nel campo dell’educazione e dell’animazione teatrale, associazioni e organizzatori che hanno condiviso per anni gli spettacoli e le animazioni dei centri teatrali e che ancora oggi garantiscono la possibilità di proseguire questa esperienza, insegnanti che lavorano nelle scuole mettendo a disposizione occasioni didattiche e di aggregazione sul territorio, amministratori e cittadini che vivono il mondo della scuola oggi.

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