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Presidente di tutti

Il 21 febbraio a Fiesole presentazione del libro di Giovanni Matteoli su Giorgio Napolitano

 

Venerdì 21 febbraio alle ore 17.30 Giovanni Matteoli presenta il suo libro Presidente di tutti. Giorgio Napolitano nelle memorie di un segretario al Quirinale, edito dal Mulino, nella Sala del Basolato nella centrale Piazza Mino di Fiesole, in dialogo con Carlo Fusaro, costituzionalista dell’Università di Firenze e Tommaso Nannicini, economista, già parlamentare e sottosegretario, oggi docente all'Istituto Universitario Europeo di Fiesole.

La figura di Giorgio Napolitano, Presidente della repubblica dal 2006 fino al 2015, quando rassegnò le dimissioni, dopo essere stato rieletto nel 2013, è al centro del lavoro di Giovanni Matteoli, che è stato al fianco del Presidente per tutti gli anni del suo mandato.

L’incontro è promosso in collaborazione con l’Associazione LibertàEguale e si giova del patrocinio del Comune di Fiesole che offre, oltre al saluto iniziale, anche l’uso della sala.

Il Presidente Napolitano tenne sempre fede al compito di svolgere un ruolo di mediazione e di garanzia, del tutto coerente con la sua diffidenza per le contrapposizioni esasperate, le estremizzazioni e le faziosità. La sua intima convinzione era che l'Italia avesse bisogno di interventi di moderazione che evitassero i rischi molteplici per l'unità nazionale, sul terreno delle diversità regionali, delle disparità economiche, delle differenze sociali e della molteplicità di concezioni ideali e culturali».

Giorgio Napolitano sale al Colle il 15 maggio 2006, subito dopo le elezioni politiche vinte di poco dal centro-sinistra federato per la seconda volta da Romano Prodi. Resterà al Quirinale nove anni, divenendo il primo Presidente della Repubblica rieletto e mantenendo un delicato «equilibrio europeo» anche quando a fare i titoli dei giornali saranno i marosi della politica italiana: dalla nascita del Partito Democratico all'affermazione del Movimento Cinque Stelle, dalla caduta di Silvio Berlusconi all'arrivo di Mario Monti, dall'ascesa di Matteo Renzi alla mancata riforma costituzionale del 2016.Giovanni Matteoli ha osservato quei difficili anni dal Colle più alto, ricoprendo diversi ruoli all'interno dello staff di Napolitano. Insieme al funzionamento «quotidiano» della prima istituzione della Repubblica, le sue memorie ci restituiscono la figura di un grande italiano, che ha rinvenuto nella sua profonda cultura politica la formula per custodire il nostro stato costituzionale nel difficile trapasso dal Novecento al «dopo» in cui ancora viviamo.

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5 febbraio 2025

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