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Etruria, la fabbrica dei veleni

La storia emblematica dello scontro tra lavoro e salute narrata nel primo dei "Quaderni" di Fiesole Democratica

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Lavoro avvelenato. Il caso Etruria. Difesa dell’occupazione e tutela della salute a Compiobbi è il titolo del primo dei "Quaderni" di Fiesole Democratica che verrà presentato, giovedì 14 dicembre alle ore 17:30, presso il Circolo La Pace di Compiobbi.

Il volume, frutto di un’approfondita ricerca storica di Sandro Nannucci che ne è l’autore, narra le vicende che portarono alla chiusura della Fabbrica Etruria nel 1969.

La fabbrica di prodotti chimici altamente inquinanti fu uno dei primi casi in cui lavoro e salute si scontrarono creando un dilemma di difficile soluzione a cui, negli anni successivi e fino a oggi, si è trovato di fronte il nostro Paese.

Aperta con l’autorizzazione del Podestà fascista nel 1931 la fabbrica, osteggiata fortemente dalla popolazione per gli alti livelli di inquinamento, fu chiusa nel 1969 grazie all’impegno del Sindaco Latini e dell’Assessore all’Igiene Pierino Longosci, che contribuirono anche alla ricollocazione di tutte le maestranze.

Il volume, edito da Angelo Pontecorboli e sostenuto dallo SPI-CGIL di Firenze, è dedicato ad Adriano Latini proprio per l’impegno profuso nella soluzione del caso Etruria.Alla presentazione prendono parte: Alessio Gramolati, Segretario SPI-CGIL della Toscana, già Segretario regionale CGIL Toscana; Cesare Puccioni, Presidente Puccioni 1888 e già Presidente di Federchimica di Confindustria; Fabio Voller, Coordinatore Osservatorio di Epidemiologia, Agenzia regionale

di Sanità. Saranno presenti Sandro Nannucci, autore della ricerca storica, Serena Spinelli, Assessora alle Politiche sociali, abitative e alla cooperazione internazionale della Regione Toscana, Berlinghiero Buonarroti, storico.

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29 novembre 2023

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